· 

Villach-Novellara

di Illic e Paolo

GIRO CICLOTURISTICO VILLACH-NOVELLARA

PARTECIPANTI: ILLIC TAMPELLONI e PAOLO ARTONI

PERIODO: dal 16 al 20 Agosto 2012

 

 

1° giornata, 16 Agosto, VILLACH-LIENZ:

Dopo aver salutato gli amici di 9 pedali ed aver fatto alcune foto di circostanza, l’avventura inizia, alle 9.20 in riva alla Drava; il cielo promette una bella giornata di sole.  Questa illusione viene interrotta a pranzo, dopo circa 60 Km, quando Angela, la moglie di Illic, ci avverte che sulla nostra strada, per l’esattezza a Dobbiaco, c’è una forte perturbazione con abbassamento della temperatura.

Effettivamente la notiamo dentro una valle, che scopriremo essere quella in cui dobbiamo entrare noi. Dopo circa 1 ora iniziamo a sentire le prime gocce, che, in poco tempo, si trasformano in una pioggia battente accompagnata da forti raffiche di vento, lampi e tuoni, In queste condizioni percorriamo circa 50 Km, valicando un passo e percorrendo lunghi tratti di sterrato. In prossimità della meta il cielo si apre prospettandoci una serata serena. Arriviamo a Lienz alle 5.00 del pomeriggio dopo aver percorso 127 Km ed immediatamente laviamo le bici e l’attrezzatura.

Io (Paolo) ho le scarpe completamente inzuppate e, per ridurre al minimo il peso da trasportare, non ho da cambiarle. Questo mi tormenterà per tutta la sera imparando che, quando piove, è meglio coprirle con qualcosa di impermeabile (anche solo semplici borsine di plastica). Passeggiata in centro con relativa cena a base di:

-canederli con fegato,

-filetto al pepe verde,

-strudel con crema e con frutti di bosco.

Hotel confortevole, un poco retrò, con doccia e bagno in corridoio, personale gentilissimo.

 

 

2° giornata, 17 Agosto, LIENZ-BRESSANONE:

Partiamo, dopo una abbondante colazione, alle 8.15 pronti a percorrere a ritroso una delle piste ciclabili più conosciute, la Dobbiaco-Lienz, percorsa da tutte le categorie di ciclisti. Ne avremmo avuto la conferma dopo 2 ore circa, quando un’orda barbarica di ciclisti scatenati ci si è riversata contro, costringendoci più di una volta a farci notare in modo piuttosto sonoro, per evitare di essere investiti. Questo non ci ha, però, impedito di apprezzare, ancora una volta, lo splendido panorama.

Arriviamo a Dobbiaco alle 12.30 e pranziamo in un bar in prossimità della stazione, con un panino allo speck. Ripartiamo e dopo aver salutato la Drava, che ci ha tenuto compagnia per 170 Km, entriamo in val Pusteria sino a Rio Pusteria per poi deviare per Bressanone dove arriviamo alle 6.00 del pomeriggio con 128 Km all’attivo ed una gran voglia di scendere dalla sella. Stringiamo i denti per percorrere quelli che, dopo aver chiesto informazioni sull’hotel ad una passante, dovevano essere gli ultimi 5 Km; scopriamo invece che i Km saranno alla fine 7, ma questo non avrebbe comportato nessun problema se l’ultimo tratto non avesse avuto un dislivello

di ben 500m. Arriviamo di fronte all’hotel alle 7.10, quest’ultima ora passata spingendo la bici e imprecando coloritamente. Dopo una doccia rilassante e col pensiero alla meritata, abbondante cena che ci aspetta, la disavventura è subito dimenticata e l’ira dissolta. Hotel scomodo da raggiungere ma confortevole con piscina esterna su bel panorama.

Distanza totale percorsa 262 Km.

 

3° giornata, 18 Agosto, BRESSANONE-TRENTO:

Partenza da Bressanone, per l’esattezza dalla frazione di S. Andrea, alle ore 8,45. Dopo una discesa da brivido, abbiamo preso la ciclabile dell’Isarco in direzione Bolzano. La ciclabile è tutta in leggera discesa, cosa non trascurabile visti i Km percorsi nei 2 giorni precedenti, sulle rive del torrente omonimo; a tratti viene sfruttato il percorso di una vecchia ferrovia, attrezzato con panchine e fontane, attraversando larghe e buie gallerie lontane da strade trafficate. La sosta per il pranzo la facciamo ad Ora mangiando il solito panino. La mia mancanza di allenamento mi procura, da diverse ore, un fastidioso dolore ad un ginocchio che rallenta l’andatura; una pomata acquistata in farmacia ed una fascia prestatami da Illic lenisce un po’ il fastidio. Dopo aver passato Bolzano, arriviamo a Trento alle 6,00 del pomeriggio, dopo aver fatto una sosta, vista la stagione, a “comprar” mele. Per una svista ci è sfuggito l’hotel e siamo proseguiti oltre per 4 km, per poi tornare indietro. 

Dopo la doccia, raggiunto in taxi il centro di Trento per la cena, quindi passeggiata digestiva a base di politica. Hotel in pessima dislocazione (interporto) appartenente ad una catena, quindi, a mio parere, poco “umano”.

Distanza totale percorsa 385 Km.

 

 

4° giornata, 19 Agosto, TRENTO-PESCHIERA del GARDA:

Oggi ci aspetta una giornata di riposo con una “passeggiata” di 50 Km. Siamo partiti, dopo la solita abbondante colazione, alle 8,30 per arrivare a Riva a mezzogiorno, dopo aver passato l’unico ostacolo ( passo S. Giovanni) ed esserci goduti la vertiginosa discesa che arriva sul lago. Ci siamo gustati una pizza godendoci il passeggio in una della piazze di Riva, dopo della quale ci siamo imbarcati sul traghetto per Peschiera alle 14,55. Dopo 4 ore e mezza di navigazione zigzagando per il lago, siamo arrivati in hotel alle 19,45. Doccia, bucato e cena al ristorante “Sapori Di Broglie”, che merita una citazione per l’ottimo rapporto qualità/prezzo/servizio.

Bed end Brekfast a fianco del ristorante in zona molto tranquilla ed accogliente.

Distanza totale percorsa 447 Km.

 

 

5° giornata, 20 Agosto, PESCHIERA-NOVELLARA:

Partiamo da Peschiera alle 8,15 ed andiamo a prendere la ciclabile del Mincio all’altezza della centrale elettrica; a parte il primo pezzo questa ciclabile non dà grandi soddisfazioni ed arriviamo a Mantova in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Decidiamo quindi di proseguire e facciamo la pausa per il pranzo in un bar di un paese della bassa mantovana, dove assisto ad un simpatico scambio di notizie tra Illic e 2 clienti del suddetto locale. Vista l’impossibilità di attraversare l’Oglio sul ponte di barche a San Matteo, chiuso per scarsa portata d’acqua, decidiamo di passare sul ponte del Po di Borgoforte, per proseguire poi per Suzzara, Luzzara, Villaraotta e quindi Novellara. La canicola non ci dà tregua; il caldo è veramente soffocante e ci costringe a diverse soste, una delle quali ad un circolo ARCI di Tabellano, dove, alla richiesta di 2 coche, scandalizzati ci rispondono che hanno solo Acqua tonica e spuma. Vista la mancanza d’acqua ormai da diversi chilometri è da ricordare anche la granita alla gelateria di Villarotta ormai alle soglie di casa. Partiamo per l’ultimo tratto; con non celata soddisfazione entriamo, attraversando la Fiuma, in territorio  novellarese e dopo 10 minuti, esattamente alle 4 del pomeriggio il saluto finale con foto dei Km totali percorsi: 556,5.

 

Ringraziamo per la compagnia i 5 amici: DRAVA; ISARCO; ADIGE; MINCIO ed il nostro PO; ma soprattutto un grazie di cuore alle fedeli amiche che mai una volta ci hanno abbandonato: 

 

le nostre BICICLETTE.

 

 

Illic e Paolo 

Scrivi commento

Commenti: 0