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Novellara-Brescello

di Gianpaolo Beltrami

Domenica 23 Aprile

Finalmente sono le due ruote che tornano protagoniste, dopo la parentesi milanese delle giornate FAI, la stagione ciclistica si apre ufficialmente con la prima uscita.

A chi poteva spettare l’onore di organizzare questa prima uscita ufficiale se non al nostro consigliere anziano William Verri, meglio conosciuto come Ciro.

Il sole, accompagnato da un arietta frizzante, accoglie i ciclisti in piazza Unità d’Italia, il vociare comincia a farsi sempre più animato, sembriamo una scolaresca al primo giorno di scuola.

Tante facce nuove, ma anche qualcuna già nota da tempo, compongono questo gruppo che si presenta fin da subito molto numeroso, il nostro presidente necessita subito dell’assistenza della vice segretaria per poter dar corso a tutte le pratiche amministrative pre-partenza.

Ma nonostante tutto, riusciamo a partire in orario, anche se non era ben chiaro quale fosse l’ora prestabilita per lo start.

Il premio come miglior abbigliamento originale viene subito assegnato alla dottoressa Degola, la quale sfoggia una miss…. Da fare invidia a tutto il gentil sesso, che cercherà di rifarsi in seguito esibendo a turno canotte super scollate.

Vista l’occasione anche la famiglia Tampelloni non ha voluto mancare al vernissage, portando in bella mostra la nuovissima e fiammante e-biche dell’Angelina, e anche qua vai con l’invidia di tutte le altre donne.

Il gruppone saluta il pubblico dei curiosi che nel frattempo si era formato sotto il porticato e si incammina, naturalmente pedalando verso la sua sporca ultima meta.

Dopo poco salutiamo la famiglia Tampelloni, che fa ritorno ai propri impegni promettendoci di seguirci comunque con ripetuti sms, imbocchiamo strada Boschi e formiamo un lungo serpentone di ben 40 ciclisti pronti a tutto.

Nonostante l’alto numero, il ritmo è buono e si procede di buona lena, ci ritroviamo sulla ciclabile del crostolo per poi superare il centro abitato di Santa Vittoria, dopo poco svolta a sinistra per arrivare sul primo pezzo di strada bianca che ci porterà senza intralci di traffico fino alle porte di Boretto.

Breve sosta caffè al bar Osteria laghi di S.Antonio per poi riprendere a pedalare verso Brescello, patria di Peppone e don Camillo, ancora oggi meta di turisti che scendono in questo piccolo paesino rivierasco per scoprire dove la fantasia di Guareschi ha partorito queste incredibili storie.

La piazza del paese è come al solito molto affollata, dai piccoli ristorantini comincia ad uscire il profumo del gnocco fritto con il salume ed un buon bicchiere di lambrusco inviterebbe ad una pausa culinaria, ma il richiamo del fiume con il suo re ci rimette in sella per percorrere l’ultimo tratto prima delle nostra pausa pranzo.

Le strambe architetture della residenza del re del po si snodano all’orizzonte, scale scalette ponti ricavati da quello che il fiume deposita sulla riva accolgono il nostro gruppo, chi per la prima volta scopre questo posto degno di un film del maestro Fellini, non può che rimanere a bocca aperta.

A poca distanza dal mondo super globalizzato esistono posti come questo, abitati da personaggi che possono esistere solo nella fantasia di noi ragazzi di una volta.

Dalle borse, come per incanto, escono tutte le cibarie più incredibili, poi a grande sorpresa la famiglia Verri, per l’occasione capo gita, stappa una bottiglia di pro-secco con torta attigua per festeggiare i 46 anni di matrimonio. Evviva Ciro e la Pia.

Giusto il tempo di salutare il nostro anfitrione o meglio conosciuto come “ re del po “ o di far notare alla Mietta che esistono anche i caschi autopettinanti, per poi ritornare in sella ai nostri puledri a due ruote ed imboccare la via del ritorno.

La tabella di marcia prevedeva una sosta presso il caseificio Tirelli di San Rocco, in occasione della giornata dei caseifici aperti, ma purtroppo ci attende un cartello che indica che la loro dimostrazione si teneva presso un azienda agricola di Guastalla.

Di certo non poteva questo piccolo contrattempo mettere in difficoltà la proverbiale organizzazione di nove pedali, ecco che allora dopo un breve consulto del consiglio degli anziani, partorire la logica soluzione di finire la magnifica giornata tutti insieme in gelateria a Novellara.

Tutti sono d’accordo e quindi ci si lancia verso l’ultima cavalcata, solo il piccolo Tommi comincia ad accusare un poco la fatica, ma direi che ha comunque ampiamente superato il test d’ingresso del gruppo.

L’ultimo sole di giornata ci riscalda le membra mentre siamo intenti a gustarci il meritato gelato premio, il presidente ci delizia con la solita arringa finale che preclude all’ormai scontato applauso finale.

Chi prima chi dopo abbandona la compagnia, rimaniamo solo in pochi irriducibili che non vorrebbero mai che queste giornate finissero, ma occorre scrivere la parola fine se vogliamo che un’altra cominci.

Grazie a tutti.

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